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Disastro colposo, omicidio e lesioni colposi. Condanne per un totale di 5 anni. Sono le richieste di pena formulate dal pm Pietro Montrone per il disastro del 20 febbraio 2015 in via Baiamonti a Trieste, dove per un’esplosione in una palazzina perse subito la vita Aldo Flego, mentre la sorella Marcella, dov’era ospitato, rimase ferita in modo grave e morì cinque mesi più tardi. Altre tre persone subirono delle lesioni. La famiglia si era rivolta allo Studio 3A per avere giustizia e stabilire le responsabilità dell’incidente avvenuto per uno scoppio del tubo del gas. La sentenza è fissata per il 14 novembre 2016, mentre il processo si sta celebrando con rito abbreviato.. Nello specifico, Montrone ha chiesto 2 anni e 4 mesi per David Mozina, il dipendente della ditta Astec Srl, in subappalto dalla Installo Srl, che avrebbe dovuto installare il piano cottura della cucina di Marcella Flego collegandolo alla rete del gas, dell’acqua e dell’elettricità. Indirettamente responsabili Dario Visintin (capotecnico Astec Srl) e Giovanni Zoccarato, presidente della stessa ditta ma il pm ha chiesto 16 mesi per ciascuno. Si è chiesta l’assoluzione per Enrico Rubiero, rappresentante della Installo Srl. Dalle indagini degli inquirenti, nessuno si era preoccupato di fissare un tappo all’estremità del tubo, rimasto libero senza alcun collegamento all’elettrodomestico. Girando la manopola, la stanza si è riempita di gas e la palazzina è esplosa. Inoltre la Astec Srl non era abilitata per eseguire i lavori d’installazione, trasformazione, ampliamento e manutenzione degli impianti per distribuire il gas.

Scritto da:

Dott. Nicola De Rossi

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